Nascita e sviluppo dell'artigianato della lana a Valdagno (dal XIV sec. alla fine del XVIII secolo)
Valdagno è una cittadina nata intorno all'XI sec., sviluppatasi poi nel XIII sec. in conseguenza del disboscamento e del dissodamento della valle per opera di coloni scesi dal Centro-Europa e di contadini richiamati dalla famiglia Trissino che, discesa in Italia al seguito di imperatori tedeschi, aveva ottenuto la signoria del territorio.
Fin da questo secolo è documentata in vallata la presenza di lavoratori tessili, ma quasi solo per l'autoconsumo. La lavorazione della lana a livello artigianale si sviluppò solo nel XIV e XV secolo: si producevano "panni bassi", così chiamati perché di qualità modesta, tessuti soprattutto con lane locali di seconda scelta.
I panni alti, cioè di qualità superiore, potevano essere prodotti solo a Vicenza e nelle Città Murate del territorio circostante. (Lonigo e Marostica).
Dopo un periodo di crisi, dovuta soprattutto alla concorrenza di paesi stranieri (Paesi Bassi e Germania) che producevano tessuti di alta qualità, più robusti e meno costosi, verso la fine del XVI sec. incominciò la ripresa.
Nelle famiglie contadine e nelle contrade si continuò a lavorare le fibre tessili (soprattutto lino, canapa e cotone) per l'autoconsumo, mentre nei centri più grossi cominciò a svilupparsi la protoindustria.