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Il Museo

Il Museo delle Macchine Tessili è allestito in una parte dei Laboratori di filatura, preparazione e tessitura dell'Istituto Tecnico Industriale "V.E.Marzotto", la cui sede venne fatta costruire nel 1936 dal conte Gaetano Marzotto all’interno della "città sociale".

Lo spazio riservato al Museo presenta una struttura di tipo capannone industriale, con colonne e architravi in calcestruzzo armato. La copertura è a sched con travi reticolari in calcestruzzo armato.Questa tipologia costruttiva, tipica del periodo, trova analogia in alcune parti del complesso del Lanificio Marzotto. All'interno, gli impianti più caratteristici risultano essere il montacarichi con il piano interrato e l’impianto di umidificazione a nebulizzazione.

La lavorazione della lana, già abbastanza fiorente nella vallata dal XIV-XV sec, conosce un notevole sviluppo alla fine del '700, quando i lanaioli valdagnesi ottengono il permesso di fabbricare "panni alti". Alla successiva crisi dell’epoca napoleonica, che fa scomparire quasi tutte le aziende, sopravvive solo quella di Luigi Marzotto. Nel corso del 1800 la ditta si espande e introduce nuove tecnologie, ricorrendo inizialmente alla consulenza di tecnici stranieri e decidendo poi di formare in loco operai e tecnici specializzati.

Nascono così scuole tecniche di vario livello, che dal 1936 troveranno sede, con L'Istituto Tecnico Industriale tessile istituito nel 1942, nel maestoso edificio fatto costruire all’interno della "Città sociale" dal conte Gaetano Marzotto. Nella parte riservata ai Laboratori largo spazio viene lasciato a numerosissimi macchinari tessili, sui quali lavoravano per conto terzi operai normalmente assunti e facevano tirocinio gli alunni della scuola. Nei decenni successivi altre macchine o moduli di macchine si aggiunsero, facendo dell’Istituto un importante punto di riferimento per le aziende tessili del territorio.

Il Museo delle Macchine Tessili si sviluppa proprio in una porzione di questi laboratori. Esso ha iniziato la sua attività nel 1999 ed è andato completandosi negli anni successivi con l’intento di testimoniare il progresso tecnologico di un settore produttivo che ha segnato profondamente la città e il territorio.

Nella Sala della tessitura, destinata a restare di competenza della Scuola per le attività didattiche, si possono vedere in funzione telai dell'ultima generazione per tessuti sia lisci che operati e confrontare metodi di progettazione e produzione.

Il Museo, ampiamente integrato nella Rete Museale dell'Alto Vicentino, è un valido sussidio didattico per le scuole e può stimolare quanti sono incuriositi dal progresso tecnico-industriale e dalla storia economico-sociale di quest'area geografica.